Microsoft e l’IA: un diluvio di articoli senza senso sul web!

Microsoft e l’IA: un diluvio di articoli senza senso sul web!
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Microsoft è stata criticata per aver riempito Internet con articoli di bassa qualità generati tramite intelligenza artificiale. Il portale di notizie MSN dell’azienda ha distribuito per oltre un anno contenuti fuorvianti e spesso incomprensibili a centinaia di milioni di lettori ogni mese.

La decisione di affidarsi all’intelligenza artificiale è stata presa a causa del licenziamento della maggior parte degli editori umani negli ultimi anni. Microsoft ha investito ben 10 miliardi di dollari nel produttore di ChatGPT, OpenAI, dimostrando la sua ossessione per l’IA e il suo ruolo nel futuro dell’informazione.

Tuttavia, se MSN rappresenta una visione di come l’industria tecnologica concepisce l’IA nell’ecosistema informativo, il futuro appare incerto. Oltre a ripubblicare storie di editori piccoli e sconosciuti, Microsoft ha adottato diverse tattiche per inserire l’IA in MSN, arrivando persino a generare contenuti AI come una guida di viaggio insolita per Ottawa, Canada, che è stata poi rimossa.

L’azienda si è trovata nel bel mezzo di polemiche quando ha eseguito un sondaggio generato dall’IA accanto a un articolo del Guardian sulla morte di una donna in Australia. The Guardian ha accusato Microsoft di danneggiare la sua reputazione giornalistica, mentre dall’azienda è stato dichiarato che il sondaggio è stato disattivato e si sta indagando sulla causa del contenuto inappropriato.

La pubblicazione di contenuti di bassa qualità su MSN, tra cui articoli fasulli su pescatori che catturano sirene e avvistamenti di Bigfoot, dopo aver abbandonato gli editori umani, ha suscitato sgomento tra gli ex editori di MSN per il degrado della qualità dei contenuti.

Il passaggio a un feed personalizzato governato da un algoritmo nel 2020 ha reso possibile che contenuti mal ricercati e facilmente smentibili raggiungano milioni di utenti. Microsoft ha dichiarato di voler risolvere il problema degli articoli di bassa qualità, collaborando strettamente con i suoi partner di contenuto per identificare e risolvere i problemi al fine di soddisfare i propri standard. Tuttavia, resta ancora da vedere se l’azienda adotterà azioni concrete.

Questi sviluppi sollevano importanti questioni etiche sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella produzione di notizie e sull’importanza della supervisione umana per garantire la correttezza delle informazioni. L’industria dei media, già alle prese con notevoli difficoltà economiche, si trova ora a navigare le turbolente acque delle notizie generate dall’IA, un campo ancora nuovo e pieno di incertezze. Il panorama informativo affronta dunque una sfida senza precedenti.