Riscaldamento globale: il 2023 stabilisce un nuovo record

Il 2023 si sta configurando come un anno senza precedenti per quanto riguarda le condizioni climatiche estreme. Secondo i dati diffusi dall’agenzia europea Copernicus, l’anno in corso potrebbe superare tutti i record di caldo finora registrati. Nel mese di ottobre, si è osservato un aumento della temperatura media di 0,85°C rispetto alla media trentennale del periodo 1991-2020. Se questa tendenza dovesse persistere fino alla fine dell’anno, il 2023 supererebbe il record stabilito nel 2016.
Le temperature medie globali da gennaio ad ottobre di quest’anno hanno già superato di 1,43°C quelle dell’epoca pre-industriale. Questo dato è particolarmente significativo, considerando che supera di un decimo di grado il precedente massimo registrato nel 2016, che fino ad oggi aveva mantenuto il primato.
Nonostante l’influenza del fenomeno El Niño, che solitamente contribuisce ad un aumento delle temperature globali, le anomalie termiche di quest’anno non hanno raggiunto l’intensità di eventi passati, come quelli del 1997 o del 2015. Questo suggerisce che il riscaldamento globale sta procedendo ad un ritmo costante e allarmante, indipendentemente dalle variazioni climatiche naturali.
Nel contesto attuale, ottobre 2023 si è distinto come un mese record, con una temperatura media globale di 15,3°C, la più alta mai registrata per questo mese finora. Questo evento fa parte di una tendenza al riscaldamento che si è intensificata nell’ultimo quarto di secolo, suscitando preoccupazione tra gli scienziati e i responsabili politici del clima a livello mondiale.
Anche le acque del pianeta mostrano una situazione altrettanto preoccupante. Le temperature superficiali degli oceani hanno raggiunto valori senza precedenti, con una media di 20,79°C tra i 60° di latitudine nord e sud. Questo aumento delle temperature oceaniche non solo ha impatti diretti sugli ecosistemi marini, ma contribuisce anche all’incremento di eventi meteorologici estremi, come uragani e tifoni, che si alimentano dalle acque più calde.
I dati sono chiari nel dimostrare che il cambiamento climatico è una realtà in corso e che la velocità del riscaldamento globale sta superando le previsioni più pessimistiche. Questo sottolinea l’urgente necessità di adottare azioni climatiche ambiziose e coordinate a livello internazionale.
Con la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, la Cop28, in programma a Dubai alla fine di novembre, gli occhi del mondo sono puntati sui leader globali, ai quali si chiede di prendere decisioni significative e immediate per contrastare questa tendenza. L’obiettivo è implementare politiche efficaci che possano ridurre le emissioni di gas serra e limitare ulteriori danni al clima del nostro pianeta.
In un momento così critico per il futuro della Terra, è fondamentale che ogni nazione contribuisca con misure concrete. Ci si augura che la Cop28 possa essere il palcoscenico per l’adozione di impegni trasformativi e per un’azione climatica globale più audace e determinata, in grado di affrontare la sfida del riscaldamento globale e di preservare il nostro ambiente per le generazioni future.